E’ incredibile come durante il Cammino si cambia.
Ero una persona molto tranquilla e docile… nove anni fa poi iniziai a combattere per i miei interessi e per raggiungere i miei scopi visto che il dialogo non era più efficace; cominciai ad assaporare il gusto della vittoria, della libertà di scegliere una strada piuttosto che un'altra indipendentemente da quello che si cercava di impormi... ho mollato tutto e sono ritornato; intanto la rabbia e l'odio che avevo dentro di me venivano alimentati dai vari eventi, il piacere della vittoria muta in desiderio di combattere contro ogni cosa che mi veniva imposta fino a vedere l'avversario cadere ormai incapace di combattere... questo però non bastava.
Dopo poco tempo lo stesso avversario si rialzava e tutto ricominciava in circostanze e situazioni diverse... decisi di costruirmi un'arma, di imparare l'arte della guerra...  a colpire il nemico dove sentirà più dolore e a bloccarlo in un circolo di eventi dal quale non sarebbe stato in grado di uscire se non arrendendosi.
Questa guerra è iniziata anni fa, non per mano mia, ma intendo portarla avanti visto che il perdono viene sfruttato come una nuova occasione per tentare un nuovo attacco.
Stavolta si va fino in fondo, ogni ferita inferta ingiustamente verrà da me vendicata; la mia sofferenza ha un costo, dopo tutto è così per ogni persona.
Combatto sempre ad armi pari, solo chi non sa difendersi cerca la superiorità bellica.
Sono sereno e tranquillo con ogni persona, ma non consiglio a nessuno di mettersi contro di me, il rancore per un torto subito ingiustamente posso portarlo dentro anche per anni fino a quando non mi sarò riscattato.
Se c'è qualche problema sono sempre disponibile a parlarne civilmente, alle armi si arriva solo quando il dialogo diventa uno strumento inutile.

Il mio Viaggio deve continuare, è ora di di abbandonare tutto ciò che è troppo pesante da portarsi dietro. Concludo le tue ricerche con la fine di questa notte, farò in modo che tu non possa più scegliere di percorrere il tuo Cammino assieme al mio. Di tempo ne hai avuto, il fatto che tu abbia continuato a fuggire e a nasconderti da ora è solo un problema tuo; vivo col sangue dei miei avversari e con la forza che mi viene conferita, non ho più motivo di cercarti.

Eri una persona gentile, felice di vivere... con un grande amore per i tuoi figli e che non ha mai fatto del male a nessuno; nonostante le avversità riuscivi sempre ad essere felice per te ma soprattutto per i tuoi figli… ricordo perfettamente ogni momento passato insieme a te.
Poi quel maledetto giorno è arrivato, quel giorno in cui la tua donna infedele ti ha cacciato dalla tua dimora… il declino ed improvvisamente ti sei ritrovato nel Regno dei Morti…
TI stimo, ti stimo molto perché nonostante tutto sei riuscito a non odiare quella donna infedele che ti ha ridotto così, lei che un giorno cambiò e iniziò a nutrirsi della tua felicità e della tua salute.
I tuoi figli hanno bisogno di te, restagli sempre vicino ed in particolare ora, in questo momento molto difficile per loro; percepisco il dolore provenire dalle loro anime, un dolore molto forte.
Quando sei stato qui hai fatto molto anche per me e ti ringrazio, mi hai insegnato molte cose.
Sarai sempre tra noi, non ti dimenticheremo mai!

TI VOGLIO BENE PIER

Mi sono svegliato
di umore strano, ero molto pensieroso; del fuoco che avevo acceso prima di dormire ne è rimasto solo brace e fumo.
Non è la prima volta che capita, e come al solito non sono riuscito a trovare una
risposta alla mia perplessità… di fronte a questi eventi, è meglio afferrare bene la spada quando la si deve usare e nonostante tutto mi è andata male.
Ebbi la sensazione che qualcosa di non tanto piacevole sarebbe accaduto, e stupidamente me ne sono dimenticato; poi quella voce dall’ignoto: “Non c’è vittoria senza sacrificio”… non le ho dato ascolto, la credevo un mio pensiero, una mia fissazione e invece non era così.
Me ne resi conto quando la luce divenne come l’oscurità, quando quel demone mi ferì…
era già troppo tardi, il danno era stato fatto.
Se questo è stato un mio sacrificio allora non è ancora finita, avrò la mia vittoria; ma quando? E soprattutto come?
La risposta a questa domanda arriverà presto... molto presto.

Parto,
sento il richiamo della guerra... il tuono si diffonde per la valle, il fulmine colpisce e indica il campo di battaglia, è molto lontano da qui.
 
Rabbia e odio bruciano dentro di me, non so se tornerò indietro ma una cosa è certa: il colpevole pagherà; furia e rancore si sprigionano dalla mia anima  e come una maledizione colpiranno colui che è responsabile di tutto questo.

 
La Morte non ti ha perdonato, mi ha mandato per esaudire una sua richiesta, PER TE è LA FINE, parto per uccidere non per conquistare.
Il viaggio sarà lungo ma senza rimpianti, ogni guerra che si combatte potrebbe essere l’ultima, ma è sempre meglio partire anziché stare qui a soffrire inutilmente; durante il Cammino ognuno cade e dopo alcune sofferenze si rialza e continua ad andare avanti, il Guerriero invece cade una sola volta, senza più potersi rialzare e risparmiandosi mille sofferenze inutili.
Sento la tua angoscia e conosco i tuoi piani, non riuscirai a fuggire, non dalla mia rabbia e non da me! La tua colpa? Esserti messo contro la peggiore bestia che il mondo possa conoscere!